Quando viene a mancare il proprio animale domestico ci si sente tristi esattamente come se morisse un componente della famiglia e, dopo aver attraversato la fase più acuta del dolore, si avverte l’esigenza di prendersi cura di ciò che resta del proprio amico a quattro zampe, cane o gatto che sia, offrendogli una sepoltura degna dell’amore che ha donato durante la sua vita e utile anche al suo proprietario per averlo, in un certo senso, sempre vicino a sè.
In varie città italiane esistono dei veri e propri cimiteri per animali. Negli ultimi anni, però, sono sempre più numerosi coloro che optano per la cremazione animale.
Cosa fare se si desidera cremare il proprio animale?
Si tratta di una soluzione offerta da diverse agenzie specializzate nella cremazione di animali domestici che possono prelevare i suoi resti presso il domicilio del proprietario o direttamente nello studio del veterinario nel caso la morte fosse avvenuta al suo interno e dietro richiesta dello stesso specialista.
Una volta prelevato, il corpo viene conservato all’interno di celle frigorifere che mantengono una temperatura controllata per conservarlo fino al momento della cremazione.
Nel momento in cui si decide di cremare il proprio animale domestico bisogna anche valutare se si desidera procedere con una cremazione singola o collettiva. Per chiarire meglio le idee a chi ancora non ha ben chiaro come funziona tale servizio, vediamo insieme di prendere in considerazione gli aspetti più importanti e utili per prendere una decisione finale più adatta alle proprie esigenze.
Come avviene la cremazione collettiva?
La cremazione collettiva prevede lo smaltimento di più esemplari – solitamente al massimo tre alla volta – che vengono inseriti, tutti insieme, all’interno di una fornace alimentata con gas naturale a temperature elevatissime.
Questa soluzione non permette al proprietario dell’animale di richiedere la restituzione delle sue ceneri perché non è possibile distinguere quelle di un animale da quelle di un altro.
Se si decide di optare per questa soluzione è bene farsi indirizzare dal proprio veterinario verso una ditta del settore specializzata in cremazioni di animali che manderà un addetto presso il domicilio del proprietario o lo studio del veterinario per ritirare il corpo del cane o del gatto.
Una volta terminata la cremazione, ossa e parti organiche dell’animale diventano polvere sottilissima di un color sabbia che viene raccolta da chi di dovere e smaltita secondo le norme vigenti nel territorio in cui è avvenuta la cremazione.
Come avviene la cremazione singola?
Sicuramente richiede un costo più elevato, ma negli ultimi anni sono sempre più numerosi i proprietari che optano per una cremazione singola in modo da poter avere poi indietro le ceneri del loro amico a quattro zampe da tenere con sè, disperdere in un luogo simbolico o sotterrare nel giardino di casa.
Come per la cremazione collettiva, anche in questo caso è necessario avere a portata di mano il certificato di decesso fornito dal proprio veterinario di fiducia e, una volta terminata l’operazione, le ceneri dell’animale vengono raccolte con cura dal personale dell’agenzia all’interno di un’urna preventivamente scelta che viene consegnata al suo proprietario.
La durata del processo di cremazione dipende soprattutto dalla taglia dell’animale, ma solitamente non dura più di due ore alle quali vanno aggiunte all’incirca altre due ore utili a portare a termine tutto il processo di raffreddamento.