morte animale domestico

I nostri animali sono parte della famiglia: li amiamo, li educhiamo, ce ne prendiamo cura da quando sono cuccioli. E li amiamo infinitamente dal primo attimo in cui li vediamo.

Vederli crescere ci riempie il cuore di gioia, ma al contempo ci rattrista perchè sappiamo, purtroppo, che la loro vita è nettamente più breve della nostra.

Trascorrono molto tempo con noi, praticamente l’intera giornata e quando ci lasciano ciò che proviamo oltre alla sensazione di vuoto totale, è un molto simile a quello che si prova quando perdiamo una persona cara.

Viviamo un vero e proprio lutto. Non c’è un modo preciso per superare il dolore, ognuno di noi lo vive e lo elabora a modo suo. E quando ci sono bambini, diventa tutto ancora più delicato. Oltre al dolore per la perdita del compagno fidato, la parte difficile è dirlo al bambino.

Spiegare a un bambino la morte del proprio animale domestico

La perdita del proprio animaletto, per un bambino può essere un’esperienza traumatica; per lui è stato un amico, un fratello pelosetto in ci rifugiarsi, da cui sentirsi protetto.

Questo momento così delicato richiede una particolare attenzione, affinché il piccolo possa iniziare a elaborare la perdita, sfogarsi e capire veramente che il suo amichetto peloso non c’è più.

Il pianto è un’importante valvola di sfogo ed è importante che i genitori stiano vicino al bambino in quel momento, per aiutarlo a affrontare questa perdita.

Per il bimbo ritrovarsi nella stessa casa in cui fino a pochissimo tempo prima giocava, correva con il suo amico non è facile: il senso di vuoto è tanto, la tristezza che lo assale, sono un fardello pesante che lui si deve portare dietro.

Con il suo amico era nata una complicità molto profonda, una comunicazione esclusiva che permetteva loro di capirsi senza il bisogno di utilizzare le parole. E la perdita, genera nel bambino uno stato di angoscia e dolore che sicuramente non svaniranno nell’arco di poco tempo.

Cosa può fare un genitore per aiutare il proprio bambino?

Stargli accanto e sostenerlo, è la cosa più sensata. Nessuno sa il processo esatto da seguire, perchè non c’è. Trattandosi di una cosa così personale e soggettiva, non c’è modo di seguire una linea guida ben precisa.

  • essere sinceri: anche se può sembrare “utile” raccontare qualche storia per proteggere il bambino, ricordate che la verità è sempre la miglior strada da percorrere. E’ giusto spiegargli, con tatto, quello che è successo al suo fidato amico.
  • parlare: è importante favorire la discussione su quanto è accaduto. Aiuta il bambino a liberarsi di tutti pensieri pesanti che lo affliggono. Parlare dell’accaduto, anche se farà male, piano piano sarà di aiuto a superare il dolore provato.
  • la morte non deve spaventare: il parlarne dipende dall’età e dalla maturità del bimbo. È giusto affrontare l’argomento, ma è importante anche tenere bene a mente che magari il bambino, può non essere a conoscenza del significato vero e proprio.
  • creare un angolo dedicato: allestire un piccolo spazio dedicato al vostro animale, sarà sicuramente di aiuto al bambino, perché lo aiuterà ad esprimere ciò che prova. Se per esempio si è deciso di cremare l’animaletto, potrebbe essere una cosa molto carina e dolce, creare un angoletto tutto dedicato a lui. Magari con la foto o una lettera per il nostro amico a quattro zampe.

Dopo la morte dell’animale domestico

Per avere il nostro amico sempre con noi, abbiamo la possibilità di affidarci ad un centro di cremazione per animali. Quando lo riportiamo a casa, allestiamo con il bambino, come dicevamo sopra, un angolo dedicato solo al nostro animaletto. Il centro cremazioni ci restituirà il pelosetto, all’interno di una bellissima urna che avremo scelto al centro di cremazioni.

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