Doloroso è dire addio al proprio pet, dove sopravvivere alla sua sua scomparsa equivale a rimanere senza quel prezioso compagno di viaggio nella vita.

Viene in mente la scena finale straziante del film Io&Marley, dove il labrador sta per finire i suoi giorni sulla Terra e tutta la famiglia lo accompagna amorevolmente in quel passaggio triste, dopo aver allietato la vita dei protagonisti per molti anni. Ogni amico animale dovrebbe avere un trattamento simile, perlomeno adeguato, ricevendo coccole e amore in quel momento di addio, soprattutto nei casi in cui è programmato da eutanasia.

Vediamo cosa consigliano i veterinari quando arriva la triste circostanza dell’estremo saluto al nostro pet.

Tempo di addio al nostro amato pet

Tutti quelli che hanno un amico pelosetto sanno benissimo quanto possa essere difficile e doloroso sapere di dovergli dire addio per sempre. Soltanto il pensiero porta tristezza e si rimane nella vana speranza che questo momento possa non arrivare mai.

Purtroppo è frequente che gli animali domestici si ammalino senza scampo e, per evitar loro inutili sofferenze, si rende necessario ricorrere all’eutanasia.

La comunità dei veterinari pone l’accento su quanto sia importante assistere in maniera adeguata il proprio pelosetto nelle ultime ore della sua vita, sottolineando l’aspetto primario di dire addio all’amico a quattro zampe nel migliore dei modi.

Tre suggerimenti per dire addio al nostro pet

Anche se sono parecchi quelli che non se la sentono di assistere nel momento estremo il proprio pet, preferendo uscire dall’ambulatorio, i veterinari sono concordi nel suggerire di non abbandonarlo ma dare il degno supporto assumendo tre comportamenti fondamentali.

  • Come prepararsi all’addio

Nel caso di una malattia cronica che porta inevitabilmente alla morte, ricorrere all’eutanasia è l’intervento necessario per evitare inutili sofferenze al nostro amico domestico. In questo caso è bene che tutta la famiglia sia presente al distacco, esprimendo liberamente le proprie emozioni.

Anche nel caso ci siano bambini è sempre bene parlare con loro, spiegando con le parole giuste quello che avverrà. Ovviamente se si tratta di un evento inatteso, come nell’eventualità di un brutto incidente, si dovrà procedere ugualmente, anche senza il supporto dei familiari.

  • Partecipazione della famiglia

Importante è la presenza di tutta la famiglia in ambulatorio nelle ore precedenti la somministrazione dell’iniezione fatale. Ogni componente familiare abituato a convivere con il pet dovrebbe partecipare all’estremo saluto, compresi i bambini e altri eventuali animali domestici, proprio come accade per gli umani.

Del resto l’amico pelosetto è al pari di qualsiasi persona cara. Condizione ideale sarebbe che l’intervento di eutanasia possa avvenire a domicilio, per far in modo che il momento della morte arrivi nel luogo dove il piccolo pet ha ricevuto amore e coccole.

Qualora questo non sia possibile, sarebbe opportuno programmare il momento doloroso in un orario in cui l’ambulatorio del veterinario sia poso affollato, cercando l’opportunità di rimanere in un ambiente tranquillo, con tutta la famiglia.

  • Momento dell’addio

In genere nelle fasi di preparazione all’anestesia è il veterinario stesso che consente ai proprietari di rimanere vicino al pet, in modo da sussurrare paroline tenere, di salutarlo in maniera adeguata e di accarezzarlo come merita.

Quando viene somministrata l’iniezione, i familiari dell’animale domestico sono invitati a uscire dalla stanza, per rientrare soltanto dopo che tutto è terminato e dare quel doloroso ultimo e definitivo addio.

Momenti strazianti e tristi ma necessari, affinché si possa elaborare il lutto, accettando quello che inevitabilmente accade. Momenti indispensabili soprattutto affinché il nostro amico a quattro zampe, compagno di viaggio possa allontanarsi da noi serenamente.

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