I nostri amici a quattro zampe non sono degli accessori, sono parte integrante della nostra famiglia.
Purtroppo non tutti dimostrano loro il rispetto che meritano e sempre più spesso in estate si parla di un fenomeno dilagante: l’abbandono degli animali domestici.
Spesso, le famiglie abbandonano i propri pelosetti per poter andare in vacanza, con la scusa di non riuscire a trovare hotel pet friendly o altre alternative all’abbandono.
Ma sapevi che l’abbandono degli animali domestici è un vero e proprio reato?
Ebbene si, l’abbandono, oltre a essere moralmente ignobile, è un reato grave punibile fino a un anno di reclusione e ad un’ammenda che va da 1.000 a 10.000 euro (art. 727 c.p.).
Questo fenomeno, nonostante il rischio di incorrere in una sanzione o in una pena detentiva e le continue campagne di sensibilizzazione diffuse dai media, sembra assolutamente non fermarsi.
Un’altra terribile conseguenza dell’abbandono degli animali domestici è il rischio per gli automobilisti
Gli animali, abbandonati spesso sulle tangenziali o sulle strade secondarie, spaventati, occupano le corsie e possono intralciare le auto causando anche terribili incidenti. Questo aggrava la posizione del padrone, perché in caso di incidenti mortali si parla di omicidio colposo.
Segnalare un abbandono: ecco come fare
A tal proposito sottolineamo l’importanza della campagna fatta da Lndc Animal protection (Lega Nazionale per la Difesa del Cane) e Anas chiamata AmamieBasta.
Questa campagna è tanto semplice quando utile: si invitano i cittadini a segnalare la presenza di animali vaganti per strada e intervenire.
La segnalazione passa dai sistemi Anas dopo aver messo l’animale in sicurezza, è necessario chiamare il numero verde Pronto Anas 800.841.148 e successivamente le forze dell’ordine.
Anas consiglia di portare con sé sempre questo numero, soprattutto mentre si va in vacanza poiché è su quelle strade che si consumano gli abbandoni.
Si invita inoltre a denunciare un abbandono se si è spettatori di tale scempio: bisogna prendere la targa dell’auto e avvisare le autorità competenti.
Fortunatamente oggi, con l’introduzione del microchip con i dati del proprietario, è più semplice rintracciare i colpevoli. Ancora oggi però, purtroppo, molti posseggono animali senza averlo inserito.
Infatti dal 1° gennaio 2005 l’unico sistema identificativo nazionale per gli animali di affezione è il microchip.
Questo piccolo dispositivo elettronico viene inserito sottopelle e permette tramite un apposito lettore di arrivare ad un codice univoco da cui è possibile scoprire il nome del proprietario.
Questa piccola rivoluzione è stata introdotta dopo la creazione nel 1991 dell’Anagrafe Canina e il microchip rappresenta un vero e proprio titolo di proprietà e va messo entro il primo mese di vita.
Capiamo quindi bene come, questo piccolo strumento, sia un validissimo aiuto contro gli abbandoni poiché i proprietari possono essere rintracciati e denunciati.
Il fenomeno del randagismo, con questi presupposti, è un fenomeno che non accenna a fermarsi, e quindi la sensibilizzazione e l’inasprimento delle pene è l’unico modo per riuscire a ridurlo.
Ognuno di noi, proprietario o no di animali, deve essere moralmente tenuto a intervenire in caso veda un abbandono per il bene dell’animale e per la sicurezza degli automobilisti!
Ma è possibile viaggiare con i propri animali domestici in sicurezza?
Lndc ha fornito alcuni spunti interessanti:
- Rivolgersi al veterinario in caso di mal d’auto del nostro amico peloso
- Apertura parziale dei finestrini durante il viaggio
- Evitare aria condizionata e fare più fermate possibili nei viaggi più lunghi per dare la possibilità al cane di sgranchirsi le zampe
- Portare un giochino per distrarre e tranquillizzare il cane durante il viaggio